Come diventare un’azienda family friendly

Come diventare un’azienda family friendly
Abbiamo parlato di work life balance nell’ultimo articolo e di come conciliare lavoro e vita privata. L’espressione family friendly si utilizza in generale per indicare un luogo, attività o un’iniziativa adatta a tutta la famiglia. Sempre più aziende hanno capito che prendersi cura dei propri dipendenti significa comprendere le esigenze interne e offrire supporto concreto.
Generazioni a confronto
Sicuramente è necessario fare un’analisi preliminare della popolazione aziendale. In una start up dove l’età media è di 32 anni, certamente non avremo molti dipendenti con figli. In questo caso sarà meglio puntare su altre iniziative di welfare più adatte alla generazione dei millennials.
Se invece l’età media è più alta e c’è una forte componente femminile, il supporto alla famiglia diventa un elemento importante. Bisogna considerare non solo chi ha figli piccoli ma anche chi, per esempio, ha dei genitori anziani o malati da accudire (e non sono pochi).
Family friendly, ma come?
Una volta compresi i bisogni, vediamo quali sono gli interventi da prendere in considerazione. Chiaramente vanno inseriti all’interno di un piano welfare organico, dove convivono diversi aspetti: dai buoni pasto all’assicurazione sanitaria.
Per aiutare genitori (e nonni) esistono diverse soluzioni che stanno gradualmente adottando le aziende. Dagli asili nido aziendali, ai caregiver, figure sempre più importanti che si occupano di famigliari a carico non autosufficienti.
Alcuni esempi
Proprio in questi giorni, in piena terza ondata Covid, in molte regioni d’Italia chiudono nuovamente le scuole. Sappiamo quanto questa decisione crei difficoltà alle famiglie con figli piccoli.
A questo proposito, voglio segnalarvi un esempio interessante.
In provincia di Bologna, per la precisione a Pianoro, il gruppo Marchesini ha deciso di venire incontro ai dipendenti con l’intervento di educatori professionisti a domicilio. L’incarico è stato affidato ad una cooperativa che gestisce servizi per l’infanzia e di aiuto allo studio per bambini e adolescenti.
Altre aziende si sono attivate offrendo dei voucher per le baby sitter o per le ripetizioni. Sicuramente in questo periodo mamme e papà sono messi a dura prova per gestire lavoro e vita famigliare.
Molte aziende hanno avviato iniziative per i ragazzi delle superiori che si trovano a dover scegliere gli studi universitari e devono cominciare a confrontarsi con il mondo del lavoro.
Anche noi, che da anni aiutiamo le aziende con iniziative family friendly, abbiamo creato una serie di format fruibili da remoto. Tra questi anche un progetto che prevede un supporto psicologico (tramite webinar e podcast) per i genitori e momenti di svago e divertimento per i più piccoli.
Conclusioni
Come abbiamo visto esistono diversi modi per diventare un’azienda family friendly. Non esiste un “bollino” ufficiale, ma attivare progetti in questa direzione presenta sicuramente dei vantaggi per l’azienda:
- Attirare i talenti che oggi considerano anche la qualità del lavoro oltre alla retribuzione.
- Migliorare il clima aziendale in termini di wellbeing.
- Migliorare l’employer branding.
- Avere maggiori possibilità di diventare Best Place to Work